Cher(e) loulou,

Mon avis

In Francia, questo libro ha avuto molto successo. Le recensioni erano molto belle e positive. Dopo averne letto più di una piena di entusiasmo, avevo voglia di leggerlo. Me lo dovevo procurare, ma in lingua originale.

Non è molto spesso, però intenso. Beatrice Salvioni descrive un’amicizia piena di coraggio e invidia. Invidia, non gelosia. La malnata è una ragazzina che non ha avuto fortuna nella vita. Come la nostra protagonista ha perso un fratello. Magdalena si chiama la Malnata. È da una vita che non si utilizza il suo nome.

Francesca, la nostra protagonista, è sempre stata una buona ragazza per bene. La mamma lo chiede e lei ubbidisce. Però quando vede da lontano la malnata con i piedi nel Lambro e le ginocchia arrossate dal sangue, li guarda con invidia. I pettegolezzi sul conto di Magdalena non la allontanano.

Vorrebbe la stessa libertà. La voglia continua a salire. Difficile trattenersi. Come fare? Come andarle incontro?

La malnata ha grinta e coraggio. Ha un carisma da paura. Francesca fugge dalla messa per raggiungerla lì. Avere le gambe insanguinate anche lei. Comincia così la loro amicizia. Francesca cerca sempre più la compagnia della malnata malgrado la disapprovazione della mamma. Ogni uscita è un pretesto. La scuola è un luogo d’incontro.

La Malnata è molto matura. Sa riflettere sulle cose. Lei non se la beve la politica del fascismo. Non riesce a ripetere le stesse parole a Mussolini ogni mattina. Questa routine non le piace. Poi non è Mussolini che le cambierà la vita. Fa prova di più maturità di tanti perché rifiuta di seguire gli ordini come una brava capra. Francesca la ammira per quello. Trova nella famiglia della malnata, una famiglia più calorosa che la sua, omessa la mamma. Quella non parla a Magdalena dall’incidente del fratello. Ernesto, il fratello maggiore, è come un secondo padre per Magdalena. È uno spirito libero e un socialista nell’anima.

Cosa avrà fatto di male Magdalena? Perché è convinta che tutti quelli che le stanno vicino muoiono?

In breve

È un primo romanzo complesso, interessante… è una tragedia una parte della storia. Le parole usate da Beatrice Salvioni sono ricercate e certe sono nuove per me. Questa storia di amicizia oltre la classe sociale, ma soprattutto una amicizia che ti fa crescere. I pettegolezzi e la maledizione non fermeranno Francesca, lei sa di dover conoscere per davvero La Malnata.

Note

Note : 4 sur 5.

Citation

« Lo raccontai a Maddalena e lei disse: – Non importa a nessuno del sangue che ha versato chi è morto. La guerra vecchia tutti l’hanno già dimenticata o se ne ricordano solo se fa comodo. Adesso parlano di quella nuova, non lo vedi?
Le donne indossavano l’abito della domenica e nascondevano i capelli col velo. Salivano le scale e facevano cadere nell’elmo la fede nuziale. In cambio ricevevano un anello di ferro con inciso «Oro alla Patria» e un diploma con il fascio littorio.
La folla faceva il saluto, forse per avere una scusa per muoversi e scacciare il freddo. Maddalena continuava a passarsi la lingua sulle labbra screpolate. Diceva: – Questa cosa qui non significa avere fede. »

Extrait de 
La Malnata
Beatrice Salvioni
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Synopsis

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La malacarne

Imagine

Articolo in francese

Temps de lecture

3–4 minutes

Bonne lecture !

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3 commentaires

  1. Do un grande valore all’amicizia e adoro le storie che ne parlano, quindi leggerò sicuramente questo libro! 🙂

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