La mia recensione

Ancora un libro di Luca Di Fulvio, uno scrittore che mi affeziono molto. L’ho letto con un’amica. Ogni sera scambiavamo impressioni sulla storia e i personaggi. Condividere una lettura mi piace perché rende l’esercizio socievole.

Qui i nostri tre protagonisti sono solo ragazzi. Rocco vive in Sicilia e da quando ha perso il padre, la mafia non gli dà tregua. Vuole da lui la sua anima e il suo braccio per fare il lavoro sporco. L’onore di Rocco glielo impedisce. Però nessuno dice di no al Signor Zappacosta. Ci prova. Però la mafia è la padrona in Sicilia e ben presto corrompe anche Rocco o no. Lui si ribella, però il signore non può permettergli di sopravvivere all’affronto. Così come il padre di Rocco gli salvò la vita invece di togliergli la vita, manda Rocco sulla prima nave per Buenos Aires da suo nipote. Lì lavorerà per la mafia, non ha scampo o forse sì.

Da un’altra parte della Sicilia, Rosetta continua a rifiutare le offerte sulla sua terra. Ne ha ereditato alla morte dei suoi genitori. Si dà da fare e tira avanti i campi tutto da sola. La mafia gli offre soldi ma quella è la sua terra. La sua unica cosa rimasta. I contadini dei dintorni hanno tutti venduto alla mafia e gli consigliano di fare lo stesso, però lei resiste. Finché si fa stuprare. A quel punto, ha perso l’onore. Se ne deve andare. Decide di vendere le sue terre al barone ma lui è ben deciso a non prendere solo quello. Questa volta lotta e il barone è ridotto male. Non la passerà liscia. Si deve avviare lontano il più rapidamente possibile. La prima nave che leva l’ancora, sarà meglio. Ha i suoi scagnozzi alle calcagna. Se la prendono, avrà la scelta tra lo stupro e la morte.

In Russia, Raechel sogna di una vita migliore, non è carina. Ha un naso troppo vistoso, un corpo da maschio. Poverina la trattano male per quello. Con suo padre è sempre stata bene. Lui la trova bella ed intelligente. Le impara a leggere e a scrivere. Lei non è bella, però è la più saputella del villaggio. Il rabbino critica anche suo padre. Ma che idea assurda insegnarle a leggere e a scrivere. Perché? Beh, è una donna. Raechel non ne può più di questa vita povera e repressa dagli soldati russi. Gli ebrei non sono ben visti. Quando c’è la possibilità di fuggire via con la promessa per le ragazze ebree di una nuova vita in Argentina. Lei vuole esserne, ma il padre disapprova. Però vuole un futuro dove leggere tutti i libri del mondo. Ce la farà.

Tutti questi personaggi sono talmente diversi ma inconfondibili e emozionanti. Rocco è un uomo leale, pieno di bontà e un’anima gentile. Mi è piaciuta tantissimo. Rosetta è più fredda ma si addolcisce ed è magnifica. Un modello di bontà e forza che stupisce Tano e lo commuove più di tanto.

Il personaggio più garbato e divertente è Tano.

In breve parole,

Ancora una bella storia piena di avventure e personaggi tutti molto complessi e differenti. Mi hanno colpita come sempre. Nessuna pausa, tutto al di fuori e pieno di azioni, fughe e lotte con parole o pugni. Bello bello.

Notazione

Note : 4.5 sur 5.

Citazione

« Raquel iniziò dalla presentazione di Alfonsina Storni. Poi si schiarì la voce e lesse dall’inizio: «Io vedo quello che le donne non possono vedere. Io vedo quello che gli uomini non mostrano alle donne».

«Chissà che vedrai!» rise un ragazzino, palpandosi tra le gambe.

«Per sembrare un vero maschio mi palpo anch’io quando mi guardano» continuò Raquel. «Per farlo bene bisogna piegare le gambe e avere uno sguardo un po’ ebete e un po’ di sfida. È come se i maschi avessero la necessità di sistemarsi qualcosa che non sta mai al suo posto. I giovani lo fanno più spesso degli adulti, ho notato. Forse per convincere il mondo che ce l’hanno anche loro.»

Rocco rise e indicò il ragazzino che prima si era palpato.

Il ragazzino arrossì. «Che stronzata» disse. Istintivamente si portò la mano tra le gambe ma si fermò, col gesto a mezz’aria.

Tutti quanti lo videro e scoppiarono a ridere ancora più forte.

«In ogni caso non c’è niente di più efficace di una palpata in pubblico per certificare la propria mascolinità» riprese Raquel. «Ma mi viene sempre da ridere perché è proprio una cosa stupida. Io infatti ho solo un pezzo di stoffa appallottolato[…]»

La figlia della libertà
Luca Di Fulvio

Riasunto

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Presentazione

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Articolo in francese

Tempo di lettura

3–5 minutes

Bonne lecture !

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