Primo paragrafo #5

Ciao a tutti,

Dopo avere lasciato Roma, ho voluto prolungare la vacanza con una nuova lettura in italiano L’inverno dei leoni di Stefania Auci. Ecco a voi il primo paragrafo del libro :

U’mari unn’avi né chiese né taverne, dicono i pescatori anziani. Non ha luoghi in cui ci si può rifugiare, il mare, perché di tutto il creato è l’elemento più maestoso e stuggente. L’essere umano non può che inchinarsi al suo volere.
Da sempre, i siciliani hanno capito una cosa: il mare porta rispetto solo a chi lo rispetta. È generoso: dà il pesce e il sale per il nutrimento, dà il vento per le vele delle barche, dà il corallo per i gioielli di santi e di re. Ma è anche imprevedibile e, in ogni istante, può riappropriarsi con violenza di quei
doni. Per questo i siciliani lo rispettano, per questo lasciano che definisca la loro stessa essenza: che forgi il loro carattere, che segni la loro pelle, che li sostenga, che li sfami, che li protegga.
Il mare è confine aperto, in continuo movimento. Ecco perché chi vive in Sicilia è inquieto, e cerca sempre la terra oltre l’orizzonte e vuole scappare, cercare altrove ciò che spesso, alla fine della propria vita, scopre di avere sempre avuto accanto a sé.
Per i siciliani, il mare è padre. E se ne accorgono quando ne sono lontani, quando non possono sentire quell’odore forte di alghe e sale che li avvolge nel momento in cui il vento si alza, portandolo fin nei vicoli delle città.
Per i siciliani, il mare è madre. Amato e geloso. Imprescindibile. Talvolta crudele.
Per i siciliani, il mare è forma e confine della loro anima.
Catena e libertà.

Spero che vi è piaciuto questo articolò !!! ♥

PS : A l’occasion de voyage a Rome, je lis souvent des livres en italien. Cette fois-ci c’est au retour de mon voyage.

Primo paragrafo #4

Ciao a tutti,

Sto in vacanze a Roma. A quest’occazione, leggo in italiano. Questa settimana leggo “L’ultima famiglia di Istanbul”di AYSE KULIN (scrittrice turca). Ecco a voi il primo paragrafo del libro :

Introduzione

Ella splendida incede, come notte
Di cielo limpidamente stellato,
E tutto il meglio di oscuro e di luce
Negli occhi e nell’aspetto suo rifulge.

Giovedì 19 gennaio 1995, Aylin Devrimel Nadowlsky Goldberg fu trovata morta dalla domestica, con l’asse di un’auto conficcata nel petto. Nessuna prova che fosse stata aggredita da un intruso. Non c’erano segni di colluttazione.

Come sempre, l’acconciatura era perfetta. Era distesa sulla schiena sotto la sua monovolume, con indosso un fresco abito da sera grigio, sul colletto una spilla di diamante a forma di mezzaluna, e un anello di diamanti al dito.

Spero che vi è piaciuto questo articolò !!! ♥

PS : A l’occasion de voyage a Rome, je lis souvent des livres en italien.