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La mia recensione
Liberata mi è stato consigliato e prestato da un’amica italiana parigina incontrata in un supermarket. Dopo che le ho prestato Il bambino che trovò il sole di notte, lei ha tenuto a condividere questa lettura con me.
Non penso che l’avrei letto senza il suo consiglio, però mi è piaciuto.
Questa storia non ha un’epoca, non è mai evocata. Si sa che è nel passato, forse negli anni 50. Ma sono deduzioni approssimative. Mi ha un po’ scombussolata. Facevo più ipotesi, però come non ho mai studiato la storia italiana, non so quale delle mie ipotesi sia vera.
Il ritmo è lento. Lo scrittore ci presenta Liberata con calma e attraverso il suo lavoro e la sua passione. Ha una fissa per i fotoromanzi. Non ne conoscevo l’esistenza né ne ho letti. Però la passione di Liberata per Franco Gaspari e le storie con l’attore mi ha convinta a tentare, caso mai ne ho l’occasione.
Liberata lavora come dattilografa per suo padre all’officina ma anche dal notaio. Il suo tempo libero lo passa a scrivere lettere alla casa editrice di fotoromanzi o a Franco Gaspari come un fotoromanzo, però non si sa se le invia davvero.
Nel suo paesino calabrese le cose si muovono. Una stella rossa è dipinta sul muro della farmacia, si accusa il partito comunista. Il suo amico comunista dell’edicola sostiene che non sono loro. I poliziotti cominciano un’inchiesta. Poi le teste delle madonne nelle chiese dei dintorni cominciano a sparire. Che cosa sta succedendo in questo paesino dimenticato da Dio e senza storia? Liberata ha trovato l’amore con Livio. Un amore al quale non crede ancora completamente. La loro storia è talmente perfetta e veloce che Liberata dubita.
Liberata potrebbe avere così tanta fortuna. Ma se lo ha previsto una veggente, può solo essere vero. Allora perché il dubbio non tace?
Il ritmo è lento, però Liberata è una sognatrice appassionata, adora le storie. Il suo legame con suo padre è dolce e giusto. Ma quello che mi è piaciuto ancora di più è la sua amicizia, un’amicizia senza età e che è commovente. Lo scrittore usa più metodi di narrazione tra lettere, estratti di fotoromanzi o anche descrizione di foto. È immersivo. Direi che l’unica cosa che mi ha dato filo da torcere è il ritmo un po’ troppo lento all’inizio. La storia ci mette un po’ troppo a cominciare.
In breve
Non vi fermate alle prime pagine. Lo so è lento, però è un bel lavoro narrativo e di costruzione dei personaggi. Poi tutto si spiega e si combina. È un piacere scoprire l’universo di Liberata e la sua passione.
Notazione
Citazione
« Liberata dimenticò perché fosse lì. In quei momenti Luvio era come una mano che passava sui vetri appannati a cancellare dubbi, timori, pensieri. E poi i suoi occhi, che Liberata fissava tutte le volte che poteva, quegli occhi scuri, profondi, stretti, che lei davvero in certi attimi pensava fossero più belli di quelli di Franco Gasparri, la ammaliavano. »
Extrait de
Liberata
Domenico Dara
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Riasunto

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Tempo di lettura
Bonne lecture !





Grazie per l’informazione 😀
Franco Gasparri è stato un’icona degli anni 70, quindi il romanzo è ambientato in quel decennio.