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La mia recensione
I miei genitori adorano questa scrittrice. Da tempo, mi dicono di leggerla. Posso dire che li ho ascoltati. È stato un buon consiglio. Il commissario Battaglia e Traveni mi sono piaciuti tantissimo.
Massimo Marini arriva sulla scena del crimine con abiti impeccabili ma non proprio adatti in montagna su un terreno infangato. Era in ritardo al suo primo giorno e nemmeno era stato al corrente che sarebbe stato chiamato in piena foresta. Diciamo che per il primo giorno ha già sbagliato un bel po’.
È come se non bastasse continua, pensando che il commissario non poteva essere che un uomo. Quando Teresa Battaglia si volta, capisce il suo errore. Sapete com’è un giorno che comincia con un passo falso e che va di male in peggio. Be’ la giornata di Marini non poteva andare peggio. Benché vedere il cadavere di un uomo senza gli occhi, sia forse peggiore.
Come può fare per farsi apprezzare dal commissario. Portando dei cornetti per colazione? Come se l’avesse mai fatto? Teresa Battaglia è diabetica, grida alla morte, ma li mangia comunque. È forse un migliore inizio… Teresa Battaglia è una donna matura e benvoluta da tutti. Com’è con questo caratteraccio. Urla, è spietata e piena di collera. Le sue lamentele sono sonore e colorite. Massimo Marini non se ne lascia contare.
Il loro caso è strano. Somiglia a un rituale, Teresa Battaglia pare convinta che il criminale non si fermerà. Che ragioni ha per credere a questa ipotesi? Massimo Marini pare l’unico scettico della squadra. Tutti i suoi collaboratori sono pronti a seguirla fino alla fine del mondo. All’inizio, Massimo Marini dubita della sua capacità. Ma se fosse anche vero potrebbe imparare molto dalla sua capacità di profiler o cambiare il suo modo di svolgere un’inchiesta.
Teresa Battaglia ha un segreto, perde la memoria, soprattutto quella recente. E se qualcuno la scopre. L’inchiesta ne potrebbe patire.
Federico Zanandrea è un narratore vivace, con toni di voci differenti tra i personage. Il ritmo tra dialogo e narrativa cambia in più della voce e intonazioni. Le grida di Teresa sorprendono, la voce più avvolgente di Marini riscalda, il tono più neutro e freddo per i flashback rabbrividiscono.
In breve
Adoro il commissario Teresa Battaglia. Ha una voce potente, grinta, i suoi sfoghi sonori e coloriti. Lei è accattivante. Massimo Marini, il novellino, se n’è reso conto.
Notazione
Citazione
« Oh, ecco la femminuccia che viene fuori» lo prese in giro il signor Viesel.
Oliver pensò che anche Lucia era una femmina, eppure era coraggiosa e forte. Aprì gli occhi. Vedeva la sagoma dell’aguzzino tremolare tra le lacrime.
L’uomo si sporse verso di lui.
«Lo sai che cosa farò se andrai a raccontare in giro qualcosa, vero?»
Oliver non rispose.
«Verrò a cercarti una di queste notti, mentre dormi, e…»
Mimò l’atto di afferrarlo. Oliver soffocò un urlo e Viesel scoppiò a ridere. Qualcosa, però, lo colpì in testa e ricadde sul pavimento. »
Extrait de
Fiori sopra l’inferno
Ilaria Tuti
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